17 dicembre 2013

Framework di sviluppo e user experience, nei progetti "mobile"

Molti project manager e sviluppatori, progettando applicazioni per dispositivi mobili, si trovano di fronte al dilemma di come combinare la user experience di un’applicazione nativa, con la flessibilità di gestione e l’adattabilità cross-platform tipica di una soluzione ibrida.
Questo ha costretto le aziende a fare una scelta di fondo tra: prodotti mobile sviluppati in linguaggio nativo, caratterizzati da un'elevata user experience (ma con costi di sviluppo e gestione maggiori); e prodotti realizzati con tecnologia ibrida e adattabile alle varie piattaforme, ma che forniscono un’esperienza utente non ottimale.
Su diverse tipologie di app (retail, banking, servizi...) un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta alla homepage e al menu di navigazione. Una composizione dinamica e fluida di una homepage ben progettata e sviluppata, è un ottimo biglietto da visita che predispone positivamente il Cliente. Un menu ben disegnato poi, che reagisce tempestivamente e fluidamente alle gesture dell’utente, restituisce un senso di confort e piacevolezza, in grado di stimolare un approccio positivo che lo porterà a osservare con maggiore interesse tutte le sezioni, facilitando il processo di “familiarizzazione” con l’app.
Quanto sin qui descritto mette in luce l’importanza della user experience, rivalutando in modo significativo gli impatti che può avere, sulla percezione del Cliente finale, la qualità di un prodotto in linguaggio nativo.
Al contempo, tuttavia, dal punto di vista dei gruppi responsabili dei progetti mobile, l’attenzione ai costi e a tempi di delivery più contenuti, possono avere un peso determinante nella preferenza verso soluzioni ibride.
La soluzione non è quindi semplice (nè tantomeno immediata). Occorre anzi valutare, di volta in volta, la scelta migliore in base alle priorità e linee guida di ogni distinto progetto.

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