Non sembra rallentare la moda delle infografiche. Si, proprio quel trend che inizia a innervosire alcuni, ma rimane una piacevole “dipendenza” per molti.
Ma sul web, nulla nasce (e
sopravvive) per caso. Dietro questo successo, bisogna guardare all’importanza
di un concetto ben più ampio: il Visual
Content.
Il grande valore aggiunto delle infografiche sta proprio
nella capacità di condensare e riportare grandi quantità di informazioni,
rendendole contemporaneamente fruibili e piacevoli da scorrere.
Partendo dalle infografiche, ma ampliando il discorso ad altri strumenti e metodi di comunicazione, prendo spunto da un interessante
approfondimento, dedicato proprio a l'importanza
della Visual Content Creation nel marketing, da cui emergono numeri molto
indicativi.
L’engagement
prodotto dai post su blog e social networks si attesta al 46%, mentre per i
contenuti visuali (foto, immagini e video) arriva al 65%.
Le immagini inoltre, possono essere (scientificamente) più
interessanti delle parole. L’83% dell’apprendimento umano è visivo. In media le
persone ricordano circa il 20% di quanto leggono (vedi - appunto - l'infografica).
Certamente questa analisi non vuole argomentare contro
lettura e scrittura (la cui importanza e centralità nella comunicazione, non sono affatto messe in dubbio), ma si
intende sottolineare come i contenuti
visuali, contribuiscano in maniera estremamente positiva alle strategie di marketing.
Non a caso realtà che potremmo definire “visive” come Pinterest, Fancy
e 500px, generano grandi volumi di traffico e sempre più acquisti. Ma soprattutto creano engagement, sfruttando anche il valore aggiunto
dei contenuti generati dagli utenti.
Superfluo in questo caso ricollegarsi a Instagram e al valore (per molti analisti,
addirittura sottostimato...) attribuitogli sul mercato, con l’acquisto da parte
di Facebook.
Per tutti questi motivi, crescono gli esempi
di aziende che investono tempo e risorse nella Visual Content Creation per fare marketing innovativo, creando un
mix spesso gradevole di comunicazione e advertising.
Operiamo oggi su mercati che si basano su cambiamenti
costanti. I social media non fanno eccezione, rappresentano anzi un
acceleratore.
La differenza, in questo contesto, la fa chi riesce a leggere in tempo (e prevedere) le
evoluzioni.
4 commenti:
trovo il post molto intressante e condivido le riflessioni sulla capacità della visual content creation di fare engagement. Sono un utente affezionata di app rivoluzionare come instagram e hipstamatic, ho delle perplessità su alcuni usi di pinterest.
Proprio stamattina riflettevo sull'uso che viene fatto delle infografiche, leggendo un interessante anche se un po' estremo articolo di un blogger italiano. Non sono una grande fan della sintesi estrema, ma mi rendo conto che in molti casi può servire a comunicare facilmente cifre, dati e a schematizzare concetti complessi. Mi piacerebbe che questo meccanismo non svilisse la capacità di articolare e contestualizzare fenomeni e pensieri di ampio respiro, ma fosse accessorio di commenti e spiegazioni. In definitiva, mi piacciono le infografiche,ma solo se graficamente pulite (su pinterest noto delle accozzaglie di numeri e disegni fluorescenti che invece che semplificarmi la rappresentazione dei dati mi mettono solo una gran confusione in testa) ma ne limiterei l'uso solo per alcuni casi dove la sintesi eccessiva in numeri e belle immagini non svilisce il pensiero e e l'articolazione dei concetti.
Grazie per la riflessione e gli spunti Futura.
In effetti entrare nell'ambito delle Infografiche, vuol dire aprire discorsi e scenari molto ampi... che non ho potuto esaminare compiutamente nel post.
Partendo dall'articolo "estremo" del blogger che mi hai segnalato... devo dirti che, dal mio punto di vista è simpatico e intelligente si... ma delle 10 considerazioni, quelle realistiche, concrete e condivisibili, non sono più di 3/4 ;)
Io non sono un fan estremo delle infografiche, anzi ne riconosco gli stessi limiti che hai descritto tu (la semplificazione è spesso trascurata pure li), aggiungendo anzi che un'infografica rende al meglio, proprio quando è affiancata da un testo esplicativo e ne rappresenta i principali highlights.
In questo post, le infografiche sono piuttosto viste come punto di partenza e, soprattutto, come uno dei tasselli... di un "modo più visivo" (e forse intelligente) di comunicare e fare marketing/advertising.
semplifico troppo se paragono un utilizzo massivo di infografiche a quei film zeppi di effetti speciali per mascherare la pochezza del contenuto ?
Davide, forse si... simplifichi un po' troppo :) Anche se è un buon parallelo.
Le infografiche non sono solo effetti speciali per coprire mancanza di contenuto.
Anzi, come dicevo, credo rendano meglio quando possono enfatizzare alcuni dettagli e numeri, all'interno di contenuti validi.
L'importante, è non abusarne.
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