4 maggio 2012

Comunicazione e advertising: un abbinamento 'fusion' che piace

Leggendo alcuni blog recenti e osservando come sempre più aziende comunicano col mercato, ho iniziato a ragionare su un binomio, la cui coesistenza è spesso controversa. Quello tra comunicazione e pubblicità.
Il nodo del discorso sta in una considerazione piuttosto semplice: nelle aziende, i confini tra advertising e comunicazione stanno diventando sempre più sfumati.
In molti casi tendono a sparire, creando dei processi di output comunicativi decisamente fusion, dove è difficile distinguere tra quelle che possono essere le diverse applicazioni dell'inbound marketing o forme di pubblicità indiretta... e la comunicazione verso il mercato e i clienti.

Il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) sta principalmente nel fatto che l'advertising tradizionale, soprattutto su carta stampata e web, non sta producendo più i risultati del passato, e si sta trasformando in qualcosa di ibrido che, abbracciando altre forme di comunicazione, tende a creare contenuti che portino valore, qualità e informazioni utili per gli utenti.
Proprio sulla qualità dei contenuti, vedo nel concetto di crossmedialità (suggeritomi di recente dall'amico Leo Sorge), una grande attualità e diversi scenari attraenti per comunicare con il mercato, su diversi canali e proponendo - di volta in volta - contenuti ad hoc.
In particolare, sul web si intravedono risultati molto validi, nel momento in cui le aziende, integrano la produzione di articoli, suggerimenti, opinion piece, etc... producendo 
visual content, o incentivando i contenuti generati dagli utenti (riferimenti in un recente post sul tema).
La commistione di questi fattori, per quanto visiva, si allontana dal tradizionale display advertising, e crea una sorta di display communication che, se proposto correttamente, può produrre un intrattenimento piacevole/fruibile (o utile/informativo) e un coinvolgimento emozionale dell'utente, che crea engagement.
Se andiamo oltre le apparenti eresie di alcuni accostamenti, possiamo trovare dunque ricette fusion, sempre più utilizzate e che producono risultati decisamente interessanti.

1 commenti:

leo ha detto...

La crossmedialità non è una scoperta recentissima nello storytelling (aziendale o non). Si tratta di sviluppare una comunicazione su più media con contenuti specifici giocati non su un unico filo comunicativo ma con punti di vista, strumenti e linguaggi diversi. Spesso nella crossmedialità si adottano tecniche di attrazione o ricompensa tipiche della gamificazione. Il nuovo storytelling aziendale è molto interessante. @leosorge