In
questi giorni Cisco ha annunciato i risultati dello studio IBSG Horizons (vedi anche infografica sotto) che ha coinvolto 600 manager e responsabili IT statunitensi e che indica come
l’IT stia accettando, e in alcuni casi addirittura incitando, la tendenza a
portare sul luogo di lavoro i dispositivi personali - il cosiddetto “bring your own device” BYOD - come un
dato di fatto nella vita aziendale.
Lo
studio indica anche alcuni dei vantaggi che ne derivano e mette in guardia
sulle complessità tecnologiche che tale tendenza comporta per le reti
aziendali.
La
maggior parte delle
organizzazioni starebbe “autorizzando” il BYOD in azienda, e a conferma di ciò il 95%
degli intervistati ha affermato che la propria
organizzazione permette l’utilizzo dei dispositivi di proprietà dei dipendenti, sul
posto di lavoro. L’84% degli intervistati non solo consente ai
propri dipendenti l’utilizzo dei dispositivi personali, ma offre loro anche
diversi livelli di supporto.
Il 78%
dei dipendenti (i cosiddetti colletti bianchi) statunitensi utilizza per
lavorare un dispositivo portatile, e il 65% dichiara inoltre di aver bisogno di
una connettività mobile per svolgere
le proprie mansioni. Inoltre, il report ha rilevato che
entro il 2014 il numero di dispositivi che i
dipendenti utilizzano dovrebbe raggiungere una media di 3,3, rispetto a 2,8 del 2012.
Oltre
a ciò, lo studio rivela che il BYOD può portare con sé ulteriori vantaggi di
business. Oltre i tre quarti
(76%) dei responsabili IT intervistati hanno definito il BYOD come un fenomeno abbastanza o estremamente positivo per le loro aziende, pur essendo
consapevoli delle criticità per l'IT.
I
dipendenti apprezzano di poter essere liberi di lavorare quando e dove
vogliono, e hanno anche espresso il desiderio di utilizzare sul lavoro le proprie applicazioni: il 69% degli
intervistati ha dichiarato che le applicazioni non approvate, soprattutto
social network, e-mail basate su cloud e messaggistica istantanea, sono a oggi
molto più diffuse di due anni fa.
E voi... come lavorate?
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